Quest'anno è stato
così pieno di avvenimenti e cambiamenti che se mi guardo indietro è quasi
difficile riuscire a ricordarli tutti.
È stato certamente l'anno delle mie mitiche
coinquiline, di una nuova casa salernitana che considero mia più che mai; delle
risate, le tisane notturne, delle patate e delle zucchine; l'anno della TV
tutte insieme ma "questa serie no che non mi piace". L'anno dei
pranzi veloci e delle cene lente, belle, tutte quante insieme. L'anno della
cassettiera, delle lenticchie, degli inseguimenti verso il pullman; l'anno di
sorrisi felici e di amicizie nate per caso che mi hanno riempito il cuore.
È stato l'anno di nuovi obiettivi; di percorsi
conclusi e di nuovi viaggi intrapresi mantenendo vicino sempre gli stessi
compagni; perché possono cambiare le idee o i simboli ma certi rapporti – se sono
veri e sinceri- non cambiano.
È stato come al solito l'anno delle valigie;
delle consuete trasferte romane che sono sempre un piacere, di compleanni,
pranzi, incontri e nuove conoscenze; della Toscana vista in lungo e in largo (spingendoci
fino in Lombardia e, soprattutto, in Liguria) passando dalle auto ai treni ma
sempre in compagnia delle persone giuste; l’anno del concerto di Luciano a
Caserta e di due giorni trascorsi più in treno che in casa; di Biagio, Cremonini e Francesco Renga che -diciamocelo- sono tre fighi esagerati; è stato l'anno di
Milano e dell'Expo che forse non è stato all'altezza delle mie aspettative ma
che ci ha regalato un week-end bellissimo tra metro e levatacce, kilometri a
piedi e sistemazioni da campeggio in un appartamento per 6 diventato da 10 (ma
della finezza del latte di soia a colazione ne vogliamo parlare?) e anche l'anno in cui meritavo un assunzione dal comune di Salerno per le visite guidate organizzate a "Luci d'artista"!
È stato l'anno di un'estate piena, di
vecchie e nuove conoscenze che si sono incrociate in un'unica grande e affiatata
comitiva; di "Calici sotto le stelle" con Battisti in sottofondo; delle corse
sotto la pioggia, delle serate a tirar tardi, di pranzi e cene ad orari
improponibili e di gioia vera.
È stato l'anno in cui mi sono guardata dentro, in cui forse ho iniziato a capire cosa voglio e chi sono le persone che mi piace avere
intorno; è stato l'anno di buoni propositi, che spesso sono rimasti solo tali;
di promesse e sogni; l'anno di quegli errori felici che non mi stanco mai di
commettere; l’anno di cose nuove che fanno sorridere il cuore.
Ma soprattutto, come sempre, è stato l’anno
degli affetti sinceri; degli amici di una vita che c’erano con gli abbracci e
con i cazzìatoni al momento giusto,delle passeggiate, delle bevute, delle mille
fotografie e del volersi bene davvero; l’anno della mia splendida famiglia,
porto sicuro della mia esistenza dove mi rifugio ogni volta che posso perchè quei sorrisi e quelle voci sono quanto di più grande e bello possiedo ed ovviamente l'anno della mia meravigliosa Mamma che è la mia roccia e il punto
fermo di ogni mia giornata.